Segnalo una risposta che ha scritto la sempre ottima Acilia nel suo blog a uno dei soliti articoli senza arte né parte che infestano la stampa italica. Nel pezzo, disponibile a sua volta in un link nella risposta, preconizza la morte del tè giapponese causa una sua nuova velenosità radioattiva che si sarebbe diffusa in lungo e in largo per tutto l’antico Cipango.
Mentre di solito il mio atteggiamento consiste nell’evitare di comprare stampa generalista (parliamo di giornali ritenuti attendibili come Repubblica), Acilia si fa pervadere un furor sacro e risponde fatti su fatti e dati su dati.
La risposta è visibile qui